Isolamento acustico e benessere abitativo
Ristrutturare una casa non significa solo renderla più bella. Un progetto di ristrutturazione deve anche implementare il comfort domestico in modo considerevole, mettendo il benessere abitativo al primo posto. Ogni intervento deve orientarsi in questo senso. Tuttavia, un elemento fondamentale, troppo spesso trascurato quando si parla di benessere è quello dell’isolamento acustico. Infatti, se si parla molto frequentemente di isolamento termico, ci si preoccupa invece molto meno di quello acustico. Eppure, pensare all’isolamento acustico della nostra casa conviene, sotto diversi punti di vista.
Tutte le nostre attività quotidiane sono influenzate dai suoni che provengono dall’ambiente circostante. Il sonno, il riposo o il lavoro, potrebbero essere profondamente inficiati dai rumori più fastidiosi. Diventa molto difficile, infatti, mantenere la concentrazione, quando si odono gli schiamazzi provenienti dalla strada, i passi dei vicini, la televisione della stanza accanto ad alto volume, o il frastuono di un cantiere in attività. Tuttavia, un corretto isolamento acustico della nostra casa può aiutare moltissimo in questo senso, migliorando in modo significativo la qualità della vita di chi la abita.
Le opere di isolamento acustico
Le opere di isolamento acustico sono di diverso tipo e variano molto a seconda delle necessità del cliente e dell’edificio su cui si lavora. Si possono infatti installare nuovi infissi più performanti, pannelli fonoassorbenti, contropareti, o si può procedere con l’insufflaggio nelle intercapedini, ovvero con il riempimento dei muri dotati di intercapedini. Questo tipo di muratura, infatti, quella dei “muri a cassa vuota” è tipica di buona parte degli immobili italiani costruiti tra gli anni Sessanta e gli ultimi anni Novanta.
Negli ultimi tempi si è cercato di intervenire in modo decisivo sull’isolamento acustico degli edifici. La normativa italiana è chiara in questo senso. Il DPCM 5/12/1997: “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” prevede che i nuovi edifici rispettino i limiti di isolamenti acustico. La stessa legislazione è stata estesa poi anche ai lavori di ristrutturazione, come chiarito anche dalla circolare del Ministero dell’Ambiente dell’8 luglio 2020. La legge però non si limita solo a questo, prevede anche bonus e detrazioni fiscali significative per chi compie interventi di isolamento acustico.
Bonus e agevolazioni fiscali per l’isolamento acustico
Fino al 31/12/2022, infatti, interventi di questo tipo saranno agevolati con una detrazione fiscale del 50% in 10 anni, per una spesa massima di 96.000€. Inoltre, grazie al Decreto Rilancio, è possibile richiedere l’Isolamento Acustico Ecobonus, con la detrazione fiscale del 110% in 5 anni. Per ottenere questo bonus è necessario però che l’intervento rientri in una precisa tipologia di interventi di ristrutturazione, come gli interventi per il cappotto termico, o gli interventi agli impianti di climatizzazione.
L’isolamento acustico rientra anche nelle detrazioni fiscali del 2022, essendo considerato una spesa agevolata, poiché connessa al miglioramento delle prestazioni di abitabilità degli immobili. Tuttavia, per ottenere queste detrazioni è fondamentale certificare l’esito del lavoro secondo gli standard di legge. La riduzione dell’intensità dei rumori deve essere misurata da un tecnico competente. Affidandosi a uno studio di architettura specializzato tutte queste pratiche possono essere seguite in ogni dettaglio, tanto progettuale che amministrativo-burocratico. Se vuoi ricevere informazioni sugli interventi di ristrutturazione e di isolamento acustico ideali per la tua casa, non esitare a contattarci.